Pranayama vuole indicare
diversi aspetti della respirazione: può significare allungare il respiro,
allungare la fase di apnea o dispnea, sapere gestire meglio il Prana tramite la
respirazione ecc.
In
ogni caso respirare bene significa stare bene, stare sempre meglio ed imparare
a gestire i propri stati d’animo con consapevolezza grazie al respiro.
Respirare
è un atto spontaneo, ma volendo, lo si può controllare. Esso è in stretta
relazione agli stati d’animo: quando siamo arrabbiati respiriamo con la parte
alta del torace, alimentando la rabbia ed il risentimento; quando siamo
depressi ci sembra che il respiro sia bloccato; quando siamo rilassati o
durante il sonno il respiro diventa diafframmatico o addominale.
E’
facile quindi capire che controllando volontariamente le fasi respiratorie
possiamo modificare anche le nostre emozioni riportando equilibrio e serenità.
Una
buona respirazione viene effettuata con il naso. Il naso serve infatti a filtrare
l’aria, eliminando e trattenendo batteri e polvere, umidificarla e riscaldarla
perché non arrechi danno alle sensibili mucose della laringe, faringe e tutto
il tratto bronco-polmonare. Respirando con la bocca si è esposti maggiormente a
patologie a carico dell’apparato respiratorio.
Cosa
succede quando avete il naso tappato per il raffreddore? Respirate con la
bocca, ma, pur inspirando una grande quantità di ossigeno, vi sembra che manchi
l’aria. Questo perché il naso serve ad assimilare anche il Prana che ci
circonda, portandolo al corpo intero. Dalla bocca si assimila invece il Prana
del Cibo e non quello dell’aria.
Respirare
quindi dal naso con una respirazione addominale ci rende forti, calmi e sereni.
La respirazione viene insegnata durante le lezioni settimanali in aula o
durante i corsi specifici di Pranayama, poiché tutti gli scritti o descrizioni
possibili non potrebbero trasmettere esperienze puramente pratiche.
Ma
è bene sapere che una corretta respirazione inizia con una buona Espirazione, eliminando
tutta l’aria congesta che ristagna nei polmoni, si permette ad aria nuova di
ossigenare e ricaricare di Prana tutto l’organismo.
Le
fasi del respiro
Avremo
quindi che:
Inspirazione Puraka
Ritenzione
a polmoni pieni Antaranga
Kumbhaka
Espirazione Rehaka
Ritenzione
a polmoni vuoti Bairanga
Kumbhaka
Esiste
poi il Kevala Kumbhaka che corrisponde alla ritenzione del respiro in modo
spontaneo.
Imparando
a controllare queste quattro fasi in svariati modi e tecniche, si ottiene il
controllo della respirazione. E’ un processo molto lungo da effettuare sotto il
controllo di un Maestro, ma rappresenta la Base dello Yoga e la svolta verso
obbiettivi sempre più spirituali.
http://www.ilpiccoloamrit.it/pillole/2008-9.htm
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